Titolo Originale: |
Wahine O’Kaba Nalu - Women of Bodysurfing | |
Titolo in Italiano: |
Donne del surfing a corpo libero | |
Regia: | Lauren Crux | |
Durata: | 4' | |
Genere: | Documentario - Documentary | |
Anno: | 1999 | |
Nazione: | Usa | |
Colore/B&N: | ||
Edizione: |
Il
Bodysurfing è tra gli sport ad alto rischio uno dei più pericolosi. Lauren
Crux, campionessa di bodysurfing del nord California, Mahina Chillingsworth e
Kelly Hicks, campionesse del mondo delle Hawaii, e Tish Denevan, anch’essa
campionessa del mondo, si ritrovano insieme alle Hawaii su invito di Lauren, che
vuole formare un club internazionale di donne che praticano il bodysurfing.
“Senza la tavola il corpo è completamente libero, ma la forza dell’acqua è
terribile: basta un errore per essere inghiottite e travolte dall’onda.
Invece, se tutto va bene, si entra nella cosiddetta ‘stanza verde’, ci si
ritrova all’interno del tunnel formato dall’onda che si richiude ed è
fantastico. Perché lo facciamo? Perché è erotico, pauroso, sensuale. Vogliamo
affrontare le cose più difficili che esistono”. Malviste e volgarmente
apostrofate da alcuni uomini che assistono casualmente alla loro
prova di coraggio, ammirate
dalle donne, la sfida che hanno ingaggiato è con loro stesse.
Bodysurfing is one of the
most dangerous of the high risk sports. Even small waves can be deceptively
powerful and turn you insede out. Using only your body, you ride across the face
of the wave on your belly, on your side, keeping ahead of the foam as it spills
over.” I met in Hawaii” said Lauren, bodysurfer, “Mahina, Kelly and Tish,
all bodysurfing world champions, to form the first ever women’s international
bodysurfing club. We do bodysurfing because it is thrilling, erotic and sensual.
We do it because we are good and it is fun. We do it because it is terifying. We
want to face the biggest thing there is”.