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Titolo Originale: |
Monomyth (Hero With a Thousand Faces) |
Titolo in Italiano: |
Monomito, Eroe con mille facce | |
Regia: | Rachael Ara | |
Durata: | 15' | |
Genere: | Sperimentale - Experimental | |
Anno: | 1998 | |
Nazione: | Gran Bretagna | |
Colore/B&N: | ||
Edizione: |
In un ambiente strappato al
tempo e al reale si consuma un rito di passaggio: una donna anziana taglia i
capelli ad una giovane donna che le porge il capo reclinato sul grembo. Ogni
gesto, carezza, contatto, che andrebbero persi nel quotidiano, vengono catturati
dalla macchina da presa, in un silenzio dominante dove il tempo si dilata,
segmentato dal cadere delle ciocche una dopo l'altra. L'angoscia e la paura
della giovane donna sembrano stemperarsi in una fiduciosa rassegnazione.
Concluso il rito, un taglio temporale porta le due donne in un esterno
riconoscibile sullo sfondo del quale fumano una sigaretta consolatoria. Il
taglio dei capelli, eseguito dalla nonna, ha restituito alla nipote la sua
identità lesbica.
Monomyth is an experimental film that uses time, space, ritual and repetition to depict loss. The film is a durational experience of a grandmother shaving the hair of a woman. Each gesture, touch and caress that would have been missed in the everyday is captured by the camera, giving depth to the drama. The film does not rely on spoken narrative, but on strong visual images and sound. Through the simple act of the grandmother cutting then shaving the woman's hair we experience an introspective, emotional journey through separation, loss, initiation and return. The grandmother acts sometimes as the mentor, guiding and supporting the woman through fear and loss, finally to comfort and empowerment. Monomyth could be seen as a rite of passage, a fairytale.