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Titolo Originale:

Tender fictions

Titolo in Italiano:

Tenere finzioni
Regia: Barbara Hammer
Durata: 58'
Genere: Documentario - Documentary
Anno: 1996
Nazione: USA
Colore/B&N:
Edizione:

Barbara Hammer racconta la sua vita, prima che qualcun'altro lo faccia al suo posto, in questo film che rappresenta il seguito post-moderno del suo documentario Nitrate Kisses (1992). La vita della regista viene delineata sia attraverso le storie della sua adolescenza di giovane lesbica, sia attraverso i racconti intimi da giovane artista. L'autobiografia lesbica è un genere scarsamente esplorato: la Hammer attinge agli studi di cultura generale per trarne un riferimento critico e fornire un lato ironico alla cosiddetta "voce dell'autorità". Usando materiali del suo archivio personale che documentano lo sciopero di facoltà al San Francisco State College sostenuto dal Black Panther Party (1968), il primo Festival di Musica delle Donne di San Diego (1965) e la manifestazione "Riprendiamoci la notte" di San Francisco (1979), la Hammer invita la generazione delle più giovani a vedere com'era il mondo prima che loro esistessero. La storia colpisce al cuore, la teoria sollecita l'intelletto, e la linea sottile tra verità e finzione si confonde nel montaggio denso ed ipnotico del film. "Tender Fictions impone delle domande, ma è anche un'offerta estremamente generosa di informazioni visive tra cui si può scegliere. Da un lato, la Hammer vuole comunicare la sua lotta personale per la propria affermazione durante il conformismo ostile degli anni Cinquanta, dall'altro, le molte storie che la Hammer racconta nel film -alcune tratte dalla sua vita, altre inventate per gioco-, sono rese ancora più intense dall'uso di citazioni tratte da varie "autorità" femministe e decostruzioniste. Il film resta soggettivo, benché metta insieme una comunità di voci. Il titolo è un gioco sull'opera autobiografica di Gertrude Stein, Tender Buttons, ma suggerisce anche la commistione operata dalla Hammer fra un documentario in prima persona (il "tenero") ed una narrazione fittizia (la "finzione"). Se le storie vere diventano inevitabilmente fittizie nel momento in cui lasciano le labbra della narratrice, Tender Fictions afferma che anche i documentari sono costruzioni fittizie, e delimita in questo modo un territorio che sembra meno reale, ma in effetti lo è di più. La Hammer suggerisce che il modo migliore per essere reale è di essere personale, e che il modo per essere personale è di non essere convenzionale" .

Pioneer lesbian-feminist filmmaker, Barbara Hammer, constructs an autobiography in the post-modern sequel to her 1992 award-winning documentary, Nitrate Kisses. Using personal archive footage of past times, Hammer challenges a younger generation to visualize a world before they existed.

Durante la sesta edizione di IMMAGINARIA, la regista ha ritirato personalmente il premio di £ 3.000.000 (€ 1.500) del Centro di Documentazione delle donne di Bologna come miglior documentario di ricostruzione storica.